Ipertensione arteriosa e sport

Circa 65 milioni di cittadini Statunitensi sono affetti da ipertensione, arteriosa definita dalla presenza di livelli di PAS ³140 mmHg e/o PAD ³90 mmHg a riposo, soggetti in trattamento con farmaci antiipertensivi o a cui sia stato detto almeno in due occasioni, da un medico o da un altro professionista sanitario, di essere affetti da ipertensione arteriosa. L’ipertensione porta ad un aumentato rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, ictus, scompenso cardiaco, arteropatia periferica e insufficienza renale cronica. Valori di PA inferiori a 115/75 mmHg sono associati con un rischio di cardiopatia ischemica e ictus più alto del normale. Il rischio di patologia cardiovascolare raddoppia per ogni aumento di 20 mmHg della PAS e di 10 mmHg della PAD. Le cause sottostanti allo sviluppo d’ipertensione sono sconosciute nel 90% dei casi (ipertensione essenziale). Nel rimanente 5-10% dei casi, l’ipertensione è secondaria ad una serie di patologie, tra cui l’insufficienza renale cronica, la coartazione aortica, la sindrome di Cushing ed il feocromocitoma.
I cambiamenti dello stile di vita raccomandati includono l’adozione della dieta del Dietary Approaches to Stop Hypertension (regimi dietetici per contrastare l’ipertensione) e la regolare partecipazione all’attività fisica che porta ad una riduzione del peso corporeo (69). Esistono una serie di farmaci che sono efficaci nel trattamento dell’ipertensione arteriosa. La maggior parte dei pazienti solitamente ha bisogno di almeno due farmaci per raggiungere i valori pressori target.

 
Test ergometrico
 

Soggetti con ipertensione arteriosa sono stratificati in uno dei tre gruppi di rischio (A, B o C) in base ai valori di PA, la presenza di altri fattori di rischio per patologie cardiovascolari, danno d’organo o patologie cardiovascolari cliniche. Le raccomandazioni riguardo i test ergometrici dipendono dal gruppo di rischio a cui il soggetto appartiene.

  • Soggetti con ipertensione arteriosa devono essere sottoposti a visita medica prima di eseguire un test ergometrico. La rigorosità della visita dipende dall’intensità d’esercizio che si vuole raggiungere e lo stato di salute del soggetto in esame.

  • Soggetti ipertesi che programmano di eseguire attività fisica ad intensità elevata (³60%VO2R) devono eseguire un test ergometrico sotto controllo medico.

  • Soggetti asintomatici nei gruppi di rischio A o B (PA <180/110 mmHg) che vogliono praticare attività fisica ad intensità bassa o molto bassa (<40% del VO2R), possono non aver bisogno di eseguire un test ergometrico oltre alla visita medica.

  • Soggetti nella classe di rischio C dovrebbero eseguire un test ergometrico prima di iniziare attività fisica d’intensità moderata, il test non è necessario per attività ad intensità bassa o molto bassa.

  • Anche se la valutazione è ancora in corso, la maggioranza dei soggetti ipertesi può iniziare allenamento aerobico d’intensità moderata.

  • Valori di PAS >200 mmHg e/o PAD >110 mmHg controindicano l’esecuzione del test ergometrico (per le controindicazioni all’esecuzione di un test ergometrico vedi il Capitolo 3).

  • Se il test ergometrico non è per motivi diagnostici, il soggetto può prendere i farmaci abituali agli orari prestabiliti. Quando il test ha scopo diagnostico, i farmaci utilizzati per il controllo della PA possono essere sospesi prima della valutazione dopo approvazione medica.

  • Soggetti che utilizzano b-bloccanti avranno una risposta della FC all’esercizio ridotta ed una ridotta capacità d’esercizio massimale. Soggetti in trattamento diuretico possono presentare ipopotassiemia, aritmie o un test da sforzo falsamente positivo.

  • Il test deve essere sospeso se la PAS >250mmHg e/o PAD >115mmHg.

 
Prescrizione dell’esercizio
 

L’allenamento di tipo aerobico permette di ridurre i valori di PA a riposo di 5-7 mmHg nei soggetti ipertesi (7). L’attività fisica riduce la PA anche ai carichi di lavoro sub massimali. L’attenzione dovrebbe essere posta sulle attività aerobiche; queste possono però essere integrate con allenamento di condizionamento della forza muscolare d’intensità moderata. Esercizi di flessibilità devono essere eseguiti dopo un accurato riscaldamento e durante il defaticamento. Nei soggetti con ipertensione arteriosa si raccomanda la seguente prescrizione dell’esercizio fisico.
Frequenza: Attività aerobica preferibilmente tutti i giorni della settimana; esercizi di condizionamento della forza muscolare 2-3 volte a settimana.
Intensità: Attività aerobica ad intensità moderata (dal 40 al 60% del VO2R) integrata con attività di condizionamento della forza muscolare al 60-80% della singola massima ripetizione.
Tempo: 30-60 minuti al giorno di attività aerobica continua o intermittente. Se intermittente, utilizzare multiple sessioni da 10 minuti  per accumulare un totale di 30-60 minuti al giorno d’esercizio. L’allenamento di condizionamento della forza muscolare deve essere costituito da almeno una serie di 8-12 ripetizioni.
Tipologia: L’attenzione deve essere posta su attività di tipo aerobico come il cammino, la corsa, il ciclismo ed il nuoto.
L’allenamento della forza muscolare può essere svolto con l’utilizzo di macchine oppure con pesi liberi, ad integrazione dell’allenamento aerobico. Tale programma di allenamento deve essere di 8-10 esercizi diversi che coinvolgono i maggiori gruppi muscolari. Per maggiori informazioni sull’allenamento della forza muscolare vedi il Capitolo 7.

 

Considerazioni particolari

  • Pazienti con livelli di PA elevati o non controllati devono integrare il loro programma terapeutico con l’attività fisica solo dopo essere stati valutati dal loro medico ed aver ricevuto prescrizione di farmaci antipertensivi.

  • Per soggetti con patologie cardiovascolari diagnosticate, come cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco o ictus, è consigliabile iniziare l’attività fisica ad intensità elevata in centri riabilitativi e sotto supervisione medica.

  • Per ulteriori informazioni sulle raccomandazioni per la prescrizione dell’esercizio in soggetti con patologie cardiovascolari vedi il Capitolo 9.

  • Se la PAS a riposo >200 mmHg e/o PAD >110 mmHg, è fortemente sconsigliata l’attività fisica. Quando si pratica esercizio, è consigliabile mantenere valori di PAS £220 mmHg e/o PAD £105 mmHg.

  • I b-bloccanti ed i diuretici possono alterare la funzione termoregolatoria e causare ipoglicemia in alcuni soggetti. In tali situazioni è bene istruire il soggetto al riconoscimento dei segni e sintomi dell’intolleranza al caldo (6, 11) e dell’ipoglicemia, e sulle precauzioni da prendere per evitare tale evenienza. Per maggiori informazioni sulle raccomandazioni sulla prescrizione dell’esercizio in soggetti con diabete mellito, vedi le altre sezioni di questo capitolo.

  • I b-bloccanti, in particolar modo le molecole non selettive, possono ridurre la capacità d’esercizio massimale e submassimale, soprattutto in soggetti senza ischemia miocardica. Considerare, in questi soggetti, la possibilità di monitorare l’intensità dell’esercizio con lo sforzo percepito.

  • Farmaci antiipertensivi come gli a-bloccanti, i calcio antagonisti e i vasodilatatori possono provocare l’improvvisa diminuzione della PA dopo attività fisica. Si raccomanda di prolungare e monitorare il defaticamento nei soggetti che fanno uso di questi farmaci.

  • Molte persone con ipertensione sono sovrappeso o obesi. La prescrizione dell’esercizio in questi soggetti si deve concentrare sull’aumentare il consumo calorico associato ad una riduzione dell’introito calorico, per facilitare la perdita di peso. Per maggiori informazioni vedi le altre sezioni di questo capitolo e la posizione ufficiale dell’ACSM (5) sulla prescrizione dell’esercizio per promuovere e mantenere la perdita di peso.

  • La maggioranza delle persone anziane presentano ipertensione arteriosa. Come nei soggetti giovani, anche negli anziani l’attività fisica ha gli stessi effetti positivi sulla pressione arteriosa. Per ulteriori informazioni vedi il Capitolo 8, Nelson et al. (73) e la posizione ufficiale dell’ACSM (8) sulla prescrizione dell’esercizio in soggetti anziani.

  • Gli effetti di riduzione della PA dell’attività aerobica sono immediati, una condizione fisiologica definita ipotensione postesercizio. Per aumentare l’aderenza dei soggetti, è consigliabile educare i pazienti circa gli effetti acuti o immediati dell’abbassamento della PA indotta dall’attività fisica, sebbene poche ricerche hanno dimostrato un aumento dell’aderenza in soggetti educati sugli effetti dell’esercizio sulla PA.

  • Per soggetti con episodi d’ischemia cardiaca, documentata, durante esercizio, l’intensità dell’attività fisica deve essere fissata (³ 10 bpm) sotto la soglia ischemica.

  • Evitare la manovra di Valsalva durante allenamento della forza muscolare.

  Estratto da: ACSM's Resource Manual for Guidelines for Exercise Testing and Prescription, Seventh Edition